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cartaceo, ISBN 9788878852709
Marco Gatto
Glenn Gould. Politica della musica
collana La critica sociale
anno di pubblicazione 2014
pp. 160
ISBN cartaceo 9788878852709
DOI 10.4000/books.res.157

Glenn Gould è ormai un’icona del Novecento. La sua immagine campeggia ovunque si parli o si discuta di musica, quasi alla stregua di un marchio registrato. Eppure la diffusione del mito rischia di rimuovere la profondità del musicista, così attento alle dinamiche sociali e politiche, addomesticando il suo messaggio di interprete negli stereotipi della società dell’estetizzazione diffusa. L’autore mette al centro della sua riflessione le questioni teoriche e politiche del lascito gouldiano, analizzando le registrazioni e gli scritti saggistici per costruire un discorso organico sulla sua idea di interpretazione musicale, e non manca di riflettere sull’influsso di Gould, soprattutto nelle opere di Edward W. Said sul fronte della critica culturale e di Thomas Bernhard su quello della letteratura. Si delinea il ritratto di un musicista sensibile a un’idea comunitaria di musica, che ha saputo anticipare un futuro in cui l’arte possa essere goduta e capita con l’attenzione necessaria. Gould si è realmente posto il problema della deriva culturale, provando a costruire soluzioni e a sperimentare pratiche di senso. Emerge un’estetica politica della musica, capace di far uscire la figura dell’artista fuori dai luoghi comuni che deturpano l’immagine di un pianista condannato a essere schiavo del consumismo culturale.


Marco Gatto insegna Teoria della letteratura presso l’Università della Calabria. Ha pubblicato i seguenti volumi: Fredric Jameson. Neomarxismo, dialettica e teoria della letteratura (2008), L’umanesimo radicale di Edward W. Said. Critica letteraria e responsabilità politica (2012), Marxismo culturale. Estetica e politica della letteratura nel tardo Occidente (2012), Glenn Gould. Politica della musica (2014), L’impero in periferia. Note di teoria, letteratura e politica (2015), Nonostante Gramsci. Marxismo e critica letteraria nell’Italia del Novecento (2016) e Resistenze dialettiche. Saggi di teoria della critica e della cultura (2018).

Prologo. In limine

Capitolo I. L’estetica al pianoforte
Il paradosso della purezza e la smaterializzazione di Glenn Gould. Tecnologia e umanesimo, filologia e montaggio. Il messaggio estetico, ovvero contro l’art pour l’art.

Capitolo II. Il suono materiale
L’allegoria dell’immagine mentale. Il sublime materiale. Il suono nella Storia.

Capitolo III. Dentro e fuori l’opera d’arte
Dettaglio e totalità. Il «caso» Mozart. La palestra delle Goldberg. Schönberg senza il Romanticismo.

Capitolo IV. Socialismo utopico?
La resistenza solitaria alla cultura di massa. L’utopia dell’Ascoltatore Partecipante.

Capitolo V. L’umanista-interprete. Edward W. Said legge Glenn Gould
L’alternativa musicale. Filologia, mondanità, contrappunto. Il valore oppositivo dello «stile tardo». Un intellettuale outsider.

Capitolo VI. Soccombere a Horowitz. Thomas Bernhard scrive Glenn Gould
La distorsione romanzesca e le sue verità. Una postilla. «Letteraturizzazione» e mitologia del consumo.

Epilogo. Contro il mito Glenn Gould
Postmodernità e nichilismo. Eredità e futuro.

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