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cartaceo, ISBN 9788870113495
Johann G. Fichte
Sullo spirito e la lettera
a cura di Ugo Maria Ugazio

anno di pubblicazione 1989
pp. 112
ISBN cartaceo 9788870113495

Riprendendo la classica distinzione ermeneutica tra lo spirito e la lettera, Fichte la sviluppa come un'indicazione della via di accesso alla ''dottrina della scienza'', cioè alla filosofia.
Solo chi rinuncia alla ''lettera'', infatti, comprende che la fondazione del sapere non consiste nella ricerca di una ''cosa in sé'' posta al di fuori della coscienza, bensì nell'autoattività con cui lo spirito si spinge verso l'assoluto razionale, presente solo come idealità. In questo modo, Fichte, nell'alveo della filosofia trascendentale, giustifica il punto di vista finito della coscienza reale: la finitezza dello spirito non è che il modo in cui la coscienza, sorretta dall'esigenza della razionalità assoluta, coglie la discrepanza tra il reale e l'ideale. Questo significa che il limite è mobile e che lo spirito ha il ''dovere'' di spostarlo, quanto più gli è possibile, verso l'assoluto. Chi si attiene alla lettera non coglie questa particolare mobilità del limite; chi ha spirito, invece, coglie i limiti stessi del mondo oggettivo come il tratto provvisorio di una creazione che ''deve'' essere continuata. In termini fichtiani: lo spirito conosce il mondo oggettivo ed è teoretico solo perché è ''pratico'', ossia perché è ''pratico'', ossia perché si sforza di essere quanto più possibile razionale e quindi libero. In questa versione fichtiana, che la collega alle tesi centrali dell'idealismo, la tematica ermeneutica di spirito e lettera trova anche una delle vie che la aprono alle sue implicazioni filosofiche più generali; una via che, anche oggi, conserva la sua attualità

In questo volume si pubblicano per la prima volta in italiano le tre lezioni Sulla differenza dello spirito e della lettera nella filosofia tenute nel 1794 da Johann Gottlieb Fichte (Rammeneau, 1762- Berlino, 1814) e il saggio Sullo spirito e la lettera nella filosofia del 1795. Le lezioni facevano parte di un corso sulla missione del dotto; il saggio, scritto in origine per la rivista ''Die Horen'', diretta da Schiller, che lo respinse, uscì poi nel 1800 sul ''Philosophisches Journal '', diretto dallo stesso Fichte e da Niethammer.


Lezioni accademiche sulla differenza dello spirito e della lettera nella filosofia

Prima lezione
Sullo spirito e sul corpo in generale

Seconda lezione
Sulla differenza dello spirito dalla lettera

Terza lezione
Sulla differenza dello spirito e della lettera nella filosofia

Sullo spirito e la lettera nella filosofia

Prima lettera
Seconda lettera
Terza lettera

Postfazione
di Ugo M. Ugazio

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