
pp. 128
ISBN cartaceo 9788878857056
ISBN pdf 9788878857063
ISBN epub 9788878857070
A distanza di 40 anni, un’approfondita analisi storica ricostruisce la genesi e l’esplodere di uno degli eventi più significativi del Novecento, analizzando la politica iraniana fin dai primi anni del secolo, attraverso le esperienze della rivolta costituzionale, della fine della dinastia Qajar e dell’inizio di quella Pahlavi, del governo nazionalista di Mossadeq e del golpe organizzato dagli Stati Uniti nel 1953, fino alla monarchia assoluta e autoritaria di Mohammad Reza Pahlavi.
All’epoca ben pochi ebbero la capacità di prevedere le dinamiche che dalla metà del 1978 trasformarono l’Iran dal paese più stabile e promettente della regione in quello più turbolento e inviso. L’immagine di una monarchia felice, amata e solidamente al potere svanì in modo repentino e violento, travolta dalle proteste popolari che portarono al successo la rivoluzione guidata dall’ayatollah Khomeini.
E lo scià, colui che sino a poco tempo prima era conosciuto come “re dei re e luce degli ariani”, si trovò a girovagare penosamente per il mondo, rifiutato dai capi di stato che lo avevano adulato sino a pochi mesi prima, debilitato nella sua malattia e ricercato dai nuovi vertici della repubblica.
Nicola Pedde è direttore dell’Institute for Global Studies, think tank basato a Roma e Bruxelles specializzato sui temi della politica, della sicurezza e dell’economia nelle regioni del Medio Oriente e dell’Africa. Ha lavorato per quasi vent’anni come analista per il Centro Militare di Studi Strategici del Centro Alti Studi per la Difesa, occupandosi di Medio Oriente e Nord Africa.
Introduzione
Capitolo I
Una rivoluzione lunga un secolo
Capitolo II
Religione, clero e politica nell’Iran prerivoluzionario
Capitolo III
L’apparato della repressione e i giochi di potere
Capitolo IV
1978: l’inizio della fine
Capitolo V
La rivoluzione
Capitolo VI
La caduta dello scià
Bibliografia