R&S

L'articolo è stato aggiunto al tuo carrello

13,50
aggiungi al carrello (cod: 9788878852341)
cartaceo, ISBN 9788878852341
6,99
aggiungi al carrello (cod: 9788878853461)
PDF 763.4 KB, ISBN 9788878853461
Federico Caffè
In difesa del welfare state Saggi di politica economica
a cura di Paolo Ramazzotti

anno di pubblicazione 2014
pp. 157
ISBN cartaceo 9788878852341
ISBN pdf 9788878853461

Consulente della Banca d'Italia, esperto per la Costituente, socio dell'Accademia dei Lincei, ma soprattutto docente di politica economica e finanziaria alla Sapienza, Federico Caffè fu maestro infaticabile e appassionato per generazioni di studenti e di studiosi, tra cui l'ex presidente della Bce e attuale presidente del Consiglio, Mario Draghi, che con lui si laureò nel 1970. Di una delle menti più raffinate del riformismo italiano vengono qui riproposti gli interventi in difesa di un'azione pubblica volta a una ''civiltà possibile'', della quale lo stato sociale non può non essere un tassello
fondamentale. Con rigore teorico ma senza tecnicismi lo studioso affronta temi ancora oggi di grande attualità. Il messaggio conduttore del libro è il costante invito di Caffè a guardare al mercato non come un modello ideale e astorico ma ''nella sua realtà concreta'', rifuggendo dalle semplificazioni e prestando attenzione al peso che su di esso esercitano gli interessi costituiti, nazionali e internazionali. È lo stesso invito a vedere il pensiero keynesiano come ''una rivoluzione intellettuale incompiuta e non come condensato di precetti suscettibili di essere adoperati senza
tener conto del modificarsi delle vicende storiche''. La prospettiva adottata è quella di interpretare sia i fenomeni economici sia la lettura che ne danno gli studiosi senza rinunciare ad alcuni ''punti fermi'', riassumibili in ''una visione del mondo che affida alla responsabilità dell'uomo le possibilità del miglioramento sociale''.


Federico Caffè (1914-1987) è stato un economista, uno dei principali diffusori della dottrina keynesiana in Italia. Si è occupato di politiche macroeconomiche e di economia del benessere, mettendo al centro la necessità di assicurare elevati livelli di occupazione e di protezione sociale, soprattutto per i ceti più deboli. Insegnò presso diversi atenei italiani, formando migliaia di studenti tra cui si possono ricordare almeno Mario Draghi e Ignazio Visco. Fu inoltre collaboratore di ministeri e della Banca d’Italia ed editorialista su Il Messaggero e il manifesto.
E' anche ricordato per la misteriosa scomparsa avvenuta il 15 aprile 1987, qualche mese dopo dall’uscita della prima edizione di questo testo. Nonostante le emozionanti ricerche, che videro in prima linea proprio i suoi studenti, non venne mai ritrovato e nel 1998 fu dichiarata la sua morte presunta. A questa vicenda è stato anche dedicato il film di Fabio Rosi L'ultima lezione, dove la parte dell'economista è interpretata dall'attore Roberto Herlitzka.


Professore associato di politica economica all’Università di Macerata, si è laureato con Federico Caffè. È vicedirettore della rivista “Forum for Social Economics”.

Introduzione del curatore
Il rigore scientifico di un maratoneta babilonese: Federico Caffè e il welfare state

Introduzione dell’autore alla prima edizione

1. La fine del «welfare state» come riedizione del «crollismo»

2. Il neoliberismo contemporaneo e l’eredità intellettuale di Francesco Ferrara

3. Intervento pubblico e realtà economica

4. La problematica degli elevati tassi di interesse reali

5. Il tempo dell’economia «usuraia»

6. Vecchio e nuovo protezionismo nel quadro del conflitto tra gli strumenti della politica economica

7. Diritto ed economia: un difficile incontro

8. L’eredità intellettuale keynesiana e gli odierni problemi mondiali

9. Considerazioni intorno al settore pubblico dell’economia

10. Politica economica della cee

Indice dei nomi

Instagram INSTAGRAM