anno di pubblicazione 2021
pp. 216
ISBN cartaceo 9788878859661
ISBN pdf 9788878859678
ISBN epub 9788878859685
Una coinvolgente ricerca antropologica nella Rio de Janeiro olimpica, che riaccende i riflettori sulla realtà contrastata delle favelas brasiliane, in una mescolanza tra ingiustizie profonde ed esperienze diffuse di resistenza e immaginazione di futuri nuovi, più equi e plurali.
Lo sguardo etnografico esplora la relazione tra le favelas e quella parte di città che viene definita “asfalto”, in un percorso che spazia dalla violenza della polizia alle radici storiche della disuguaglianza urbana, dal poverty tourism al razzismo, offrendo a chi legge la fotografia di una realtà complessa, dove tante sono le lotte di chi vuole conquistare il diritto di far parte, a tutti gli effetti, della città.
Silvia Stefani, assegnista di ricerca presso l’Università di Torino, si occupa di disuguaglianze urbane, adottando un approccio intersezionale volto a considerare l’intreccio tra le dimensioni di genere, classe e razzializzazione. Ha svolto ricerche etnografiche a Capo Verde (su cui ha pubblicato Sujeito Omi. Antropologia delle maschilità a Capo Verde, 2019) e in Brasile. A Torino ha lavorato in diversi progetti di ricerca-azione multidisciplinari sul tema del contrasto al fenomeno della homelessness.
Ringraziamenti
Introduzione
I. Cent’anni di favelas
II. Vivere in favela
III. La violenza urbana
IV. Favela Brand: le nuove frontiere dello sfruttamento
V. Il ritorno degli sgomberi
VI. Il colore del cambiamento
Epilogo
Bibliografia