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Giovanni Ferretti
Ontologia e teologia in Kant
prima edizione: gennaio 1997

Nuova edizione 2023

collana Phýsis. Collana di filosofia
anno di pubblicazione 2023
pp. 232
ISBN cartaceo 9791259930736
ISBN pdf 9791259930743
ISBN epub 9791259930750
DOI 10.4000/books.res.10351

L’originalità dell’opera sta nell’aver riletto Kant dopo le critiche di Heidegger e Levinas all’ontoteologia. Tra i risultati principali, l’aver messo in discussione l’interpretazione dominante che ha visto in Kant colui che ha dichiarato la fine della metafisica e di ogni forma di “ontoteologia”. Vi si mostra, infatti, che Kant, inventore del termine, considera l’“ontoteologia” come il frutto supremo della ragione umana e le attribuisce un importante compito anche nei confronti della teologia. Quanto alla metafisica, si mette in luce come egli critichi bensì la metafisica “dommatica” del razionalismo moderno, ma proponga a sua volta un singolare modello di metafisica, capace di portare la ragione fino ai suoi “confini/limiti” (Grenze), aprendola così a ciò che l’oltrepassa: il mondo della libertà proprio dell’etica e della religione. Questo modello di “ragione ai confini” costituisce la chiave di volta di tutta la riflessione kantiana. Rileggere Kant alla luce dei rapporti tra ontologia e teologia risulta così indispensabile per la comprensione del suo intero pensiero, compresa la sua posizione su natura e limiti del sapere scientifico.


Giovanni Ferretti è professore emerito di filosofia dell’Università di Macerata, di cui è stato per sei anni rettore (1985-1991). Si è occupato prevalentemente di filosofia moderna e contemporanea, filosofia della religione, rapporti tra filosofia e teologia, ermeneutica del cristianesimo.

Premessa

Sigle utilizzate per le opere di Kant

Presentazione

1. Rileggere Kant dopo Heidegger e Levinas

2. Metafisica, teologia e critica in Kant: un primo approccio

3. Un primo modello kantiano di ontologia: l’essere come «oggettività fenomenico-coscienziale»

4. L’essere come altro dall’oggettività fenomenico-coscienziale, ovvero la concezione kantiana del noumeno

5. La metafisica come pensiero «sul limite» della trascendenza e la portata della «conoscenza per analogia» in campo teologico

6. Ontologia e teologia trascendentale: il problema kantiano dell’ontoteologia

7. Ontologia e teologia morale: la fondazione etica della teologia

8. Ontologia e teologia rivelata: la ragione ai limiti della trascendenza cristiana

Conclusione

Bibliografia

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