
pp. 240
ISBN cartaceo 9791259932921
ISBN pdf 9791259932938
ISBN epub 9791259932945
Dalle femministe dell’Emilia Romagna alle ex-terroriste di Prima Linea e delle Brigate Rosse, molte protagoniste della storia italiana del secondo Novecento si affacciano in queste pagine. Le loro biografie e le loro parole, che avevano rimesso in discussione le idee comuni di emancipazione e di femminilità, mostrano i percorsi divergenti attraverso cui le donne avevano voluto affermarsi sulla scena pubblica.
Il libro pone problemi essenziali per valutare retrospettivamente una politica e una storia delle donne: quali furono i punti di forza del femminismo degli anni settanta? Quali i suoi rapporti con i movimenti degli studenti e dei giovani che si affermarono intorno al ’68? Qual è l’atteggiamento più fruttuoso da assumere in una ricerca sulla memoria femminista? Quali sono le implicazioni delle ricerche delle donne per le discipline storico-sociali?
L’autrice si interroga sui modi e le forme della trasmissione del sapere, politico e quotidiano, tra diverse generazioni di donne e suggerisce percorsi aperti che tengano fermi due principi: restituire soggettività alle donne studiate e alle donne che studiano: trovare collegamenti tra la soggettività espressa dai movimenti femministi e quella vissuta dalle donne prima e intorno a loro.
Questa riedizione, suggerita dall’attualità dei temi della trasmissione e dell’andamento carsico dei movimenti femministi, si arricchisce dell’introduzione di Chiara Bottici su “Femminismi perduti, storie ritrovate, genealogie ricostruite” e della “Rivisitazione” finale di Luisa Passerini.
Luisa Passerini è Emerita di Storia all’Istituto Universitario Europeo di Firenze, ha usato fonti orali, scritte e visuali per lo studio dei soggetti del cambiamento sociale e culturale, dai movimenti di liberazione africani ai movimenti operai, delle donne e degli studenti. Ha indagato il rapporto tra il concetto di identità europea e quello di amore romantico.
Tra i suoi libri: La quarta parte (2023); Storie d’amore e d’Europa (2008); Memoria e utopia. Il primato dell’intersoggettività (2003); L’Europa e l’amore (1999); Storie di donne e femministe (1991; nuova ed. 2024); Mussolini immaginario (1991); Autoritratto di gruppo (1988); Torino operaia e fascismo (1984; nuova ed. 2024).
Introduzione
Femminismi perduti, storie ritrovate, genealogie ricostruite
Chiara Bottici
STORIE DI DONNE E FEMMINISTE
Nota introduttiva: trasmissione e libertà
Ringraziamenti
Parte prima. Percorsi di ricerca
Alla ricerca della soggettività delle donne nella storia orale italiana
Ferite della memoria. Identità femminile e violenza politica
Donne in Emilia-Romagna: una storia regionale del femminismo
Una griglia per la raccolta della memoria femminista
Parte seconda. Tracce e ipotesi
Movimenti delle donne/movimenti del ’68
Per un’interpretazione del neo-femminismo radicale
Restituire soggettività: appunti sul significato di una «metodologia femminista» per le discipline storico-sociali
Rivisitazione
Luisa Passerini
Itinerario bibliografico
Indice dei nomi