Ecco per la prima volta a disposizione del pubblico italiano alcuni punti di riferimento obbligati per l’analisi dell’etnicità, soprattutto nei contesti urbani. Antropologi sociali di varia formazione culturale, gli autori trovano un punto di convergenza nella scuola anglosassone degli anni Sessanta e Settanta. I saggi costruiscono un dibattito ricco di rimandi reciproci e forniscono, complessivamente un apparato concettuale utilissimo per capire le trasformazioni dei rapporti sociali nelle situazioni polietniche e di immigrazione che caratterizzano molti paesi del mondo contemporaneo, compresa l’Italia. Con ampi riferimenti all’etnografia di diverse parti del mondo si parla di questioni come la generazione dei confini sociali, il passaggio delle persone da un gruppo etnico a un altro, gli aspetti politici dell’etnicità, il gruppo etnico come gruppo di interesse, gli stereotipi e la percezione sociale in contesti urbani, le reti sociali degli emigranti, il peso dell’etnicità in relazione alla criminalità organizzata negli Stati Uniti. Tutti gli autori presentano le loro tesi in modo lucido e chiaro, tale da garantire l’accessibilità al lettore non specialista.