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cartaceo, ISBN 9788870119930
Benedetto Meloni
Emergenza idrica La gestione integrata del rischio

Attorno alla «percezione del rischio» ruota ormai parte della gestione delle attività umane; i progetti relativi all’emergenza idrica, pensati in vista di un beneficio, possono sfociare in esiti non del tutto prevedibili. Il Rapporto 2006 dell’UNDP, il Programma per lo Sviluppo umano delle Nazioni Unite, è dedicato all’acqua, vi si legge: «I programmi relativi alle grandi infrastrutture dovrebbero essere sottoposti a un esame critico che ne evidenzi gli eventuali impatti sull’ambiente e sui poveri […]. I piccoli sistemi di raccolta dell’acqua non solo permettono di immagazzinare acqua in modo efficace, riducendo quindi il rischio, ma anche di immagazzinarla in prossimità delle persone che ne hanno bisogno». L’intervento tecnico non va isolato dalla cultura e dall’ambiente di cui farà parte. È indispensabile che le fasi di progettazione siano inclusive e concertino con le comunità la soluzione di ogni aspetto del rischio stesso: siano cioè integrate. La costruzione della Diga del Basso Flumendosa fu improntata a un metodo di indagine sul territorio fatto di percezione e recettività del rischio ambientale e della «endogena» vulnerabilità dell’ambiente sociale a cui si sovrapporrebbe il progetto, di ideazione «esogena». Il libro tiene conto del dibattito teorico («percezione del rischio», riflessività, rappresentazione sociale contestualizzata), problematizzando l’uso delle rigide categorie astratte, che distorcono la realtà sociale della percezione del rischio. La ricerca mostra invece come questa percezione promuove una concezione eccessivamente statica, che limita la possibilità di comprendere la dinamica relazionale dei processi sociali. I risultati delle ricerche sociologiche esposti in Emergenza idrica con dovizia di grafici, schemi, interviste e tabelle sono il frutto di anni di collaborazione tra l’autore e l’Ente Autonomo del Flumendosa

anno di pubblicazione 2006
pp. 252
ISBN cartaceo 9788870119930
Benedetto Meloni, già professore di Sociologia del Territorio e dell’Ambiente Università di Cagliari, coordina da tredici anni la Scuola nazionale di Sviluppo Locale Sebastiano Brusco. È presidente dell’Associazione culturale Terras . Sociologo del territorio con attenzione specifica ai temi della comunità e delle aree interne, dello sviluppo locale e delle società pastorali. Numerose attività recenti come coordinatore scientifico di progetti Interreg quali PROMETEA, CamBio-VIA. Numerosi articoli e volumi come Famiglie di pastori. Continuità e mutamento in una comunità della Sardegna Centrale (Rosenberg & Sellier, 1984); Aree interne e progetti di area (Rosenberg & Sellier, 2015); Turismo sostenibile e sistemi rurali locali. Multifunzionalità, reti di impresa e percorsi (Rosenberg & Sellier, 2020; con P. Pulina)

Presentazione di Sergio Vacca Emergenza idrica e gestione integrata delle risorse Rischio ambientale e dimensione locale 1. Rischio e società 2. È possibile calcolare il rischio? 3. La contestualizzazione e la dimensione locale 4. La multidisciplinarietà 5. La percezione del rischio 6. La rappresentazione sociale del rischio 7. La progettazione inclusiva 8. Il ruolo del sociologo e i processi decisionali inclusivi La valutazione sociale del rischio in un’opera a forte impatto ambientale 1. Un approccio contestualizzato 2. Contesto socio-ambientale e rischio 2.1. La dimensione del contesto 2.2. La dinamica della popolazione e dei centri abitati 2.3. L’uso delle risorse e lo scenario ambientale 2.4. Lo scenario d’insieme 2.5. La valutazione dei rischi e lo scenario di previsione 2.6. Le gerarchie di rilevanza degli impatti 3. Contesto socio-culturale e rischio 3.1. Percezione generale dei soggetti e della comunità 3.2. La percezione di ambiente: modello mentale 3.3. La rappresentazione del contesto socio-ambientale 3.4. L’interpretazione della situazione a fronte della realizzazione dell’opera 3.5. I comportamenti attesi 3.6. Sintesi dei risultati e implicazioni generali Appendice. Tabelle sui modelli mentali di ambiente Percezione del rischio e recettività sociale delle acque refl ue riciclate 1. Il progetto europeo e regionale 2. La percezione 3. La recettività e la partecipazione 4. I focus group 4.1. Punti di forza 4.2. Punti di debolezza 4.3. Proposte 5. L’inchiesta 5.1. La percezione dell’emergenza idrica 5.2. Il risparmio e le pratiche di riuso 5.3. Erogazione e tariffazione 5.4. La percezione dei rischi delle acque riciclate 5.5. La recettività delle acque riciclate 5.6. La fi ducia istituzionale 6. Qualche generalizzazione su base comparativa Evoluzione dei sistemi agrari in Sardegna e impatto sulla compromissione dei sistemi locusti 1. La compromissione della qualità delle acque lacustri: contestualizzazione e comparazione 2. L’agricoltura e la pastorizia di collina 2.1 Il sistema tradizionale: compresenza dei comparti agricolo e pastorale 2.2. La transizione: dominanza pastorale 2.3. L’integrazione dei due comparti 3. L’agricoltura e la pastorizia di montagna 3.1. La compresenza dei comparti agricolo e pastorale 3.2. La transizione: dominanza pastorale 3.3. Verso un pastoralismo estensivo 4. I rischi ambientali: attività produttive e fonti diffuse 4.1. L’impatto ambientale e la pastorizia nel bacino del lago Mulargia 4.2. L’impatto delle attività agricole nel lago Mulargia 4.3. L’impatto delle attività pastorali nel lago Flumendosa 5. Conclusioni: sistemi locali e regolazione Bibliografia

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