
L’industria dell’abbigliamento, dipendente dall’affinamento delle capacità professionali delle sarte e dallo sfruttamento del lavoro femminile, era il modello antesignano del capitalismo moderno, innestato sulla “flessibilità” e sull’ambiguità del lavoro delle donne fra mestiere e lavoro domestico. Le trasformazioni sociali e politiche del Novecento europeo viste attraverso le vite e lo sguardo delle sarte torinesi. Quelle donne imprigionate in uno stereotipo che le rappresenta come “frivole”, “piccolo borghesi” e “romantiche”, rivivono sotto la penna di Vanessa Maher, antropologa e femminista, come testimoni della ricerca di libertà e indipendenza che le rese protagoniste emblematiche di novità radicali nei rapporti di classe e di genere: memoria vivente dell’agire delle sarte europee. Tra l’antropologia contemporanea e la storia delle donne l’autrice registra le voci delle sarte che si raccontano: dall’apprendistato negli atelier di alta moda all’esercizio del mestiere “a casa”, dalla vita familiare ai contatti sociali, dai condizionamenti del regime fascista alle esperienze da sfollate e partigiane, dall’esclusione dai Circoli operai alla fondazione del Circolo delle Caterinette.
pp. 392
ISBN cartaceo 9788878850095
Sul finire degli anni Settanta del Novecento Vanessa Maher, giovane antropologa inglese, aveva conseguito il dottorato a Cambridge e aveva già al suo attivo esperienze di lavori sul campo in Africa, ebbe una intuizione che la indusse a scavare nel mondo delle sartine torinesi: era la sensazione che il sistema di cui facevano parte, con i suoi conflitti e le sue contaminazioni di classe, potesse essere riconducibile a un modello.
Vanessa Maher, antropologa culturale, ha insegnato in numerose università italiane. Autrice di Women and Property in Morocco (Cambridge University Press, 1974), ha curato e scritto saggi di periodici e antologie italiane e straniere e numerosi testi di antropologia (tra cui i titoli Rosenberg & Sellier:
Il potere della complicità, Il latte materno, Questioni di etnicità, Tenere le fila. Sarte, sartine e cambiamento sociale, Genitori migranti ).
1. Introduzione 2. Seta e sarti. l’industria tessile e dell'abbigliamento i Francia e in Piemonte. 3. Le condizioni del lavoro femminile in Piemonte. 1850-1930 4. La fabbrica sezionata, prototipo dell’industria moderna? 5. Famiglia, dote e apprendimento 6. Gerarchie, corpi e segni di distinzione. Parigi e Torino 7. Le emozioni del mestiere e le nuove identità femminili 8. Struttura e antistruttura. L’eterosocialità delle sarte 9. L’ambiguità del lavoro femminile: la sarta in casa 10. Guerra, genere e gerarchia 11. Il Circolo delle Caterinette Conclusioni Glossario