L’esotismo letterario che si afferma nella letteratura, fra Settecento e Ottocento, svolge un ruolo pregnante nella storia della cultura, contribuendo in maniera sostanziale all’affermazione di un’estetica, contrassegnata da caratteri piuttosto complessi, ma anche molto affascinanti e culturalmente compositi. L’evoluzione di questo filone letterario presenta aspetti di significativo rilievo, che si mostrano strettamente connaturati alle peculiarità più straordinarie e importanti del mito del Buon Selvaggio. L’esotismo è stato per l’Occidente come una droga. I miti dell’evasione, il sogno di un’esistenza all’insegna del piacere, in una dimensione idilliaca, ne hanno completamente soggiogato il suo immaginario, accendendo la sua fantasia di chimeriche illusioni. Ma non solo. Il primitivismo letterario, carico di suggestioni, ha dato vita ad una nuova configurazione della dimensione del viaggio, inteso come proiezione fantastica, dimensione immaginifica, percorso chimerico e importante condizione per la costruzione di uno spazio fondamentale dell’umana esistenza: quello del sogno. La Polinesia, come nessun altro luogo, ha incarnato un mito dalla levigata ed effimera bellezza, in cui l’uomo ritrovava se stesso, in una dimensione che non era altro che la nostalgica trasposizione dell’età dell’oro
pp. 192
ISBN cartaceo 9788878851153
Les nations sauvages offrent au philosophe l’opportunité de s’interroger sur ce que Lévi-Strauss nomme la pensée sauvage, non la pensée des sauvages, mais la pensée sauvage à l’état brut, la pensée primitive. Qui sont les sauvages de Voltaire? Comment pensent-ils? D’où viennent-ils?
Cinzia Di Cuonzo è studiosa di letteratura francese.
Lionello Sozzi è professore emerito dell’Università di Torino, direttore di «Studi francesi». Si è occupato specialmente della letteratura francese del Rinascimento e del Sette-Ottocento. Ha curato opere di Rabelais, Diderot, Rousseau, Hugo, Maupassant, Gracq. Tra i suoi lavori più recenti, Gli spazi dell’anima. Immagini d’interiorità nella cultura occidentale (2011); Cultura e potere. L’impegno dei letterati da Voltaire a Sartre al dibattito novecentesco (2012); un’edizione del Gargantua e Pantagruele (2012) e la Storia europea della letteratura francese (2013).
Voltaire et la pensée sauvage. Le primitivisme, la question adamique et le débat sur les origines dans l’Essai sur les moeurs di Dominique Lanni Le déluge universel dans le débat sur les origines au siècle des Lumières di Maria Susana Seguin Origine des langues et langue des origines dans la pensée utopique (XVIIe-XVIIIe siècles) di Nadia Minerva Rêverie sur les grottes di Claude Jamain I Primitivi di Beccaria di Bartolo Anglani Séduction des origines et origine de la séduction chez Rousseau et Laclos: essai d’anthropologie comparée di Pierre Hartmann Il primitivismo negli scritti suscitati dal Discours sur l’origine de l’inégalité di Paola Sosso Fra antropologia ed abolizionismo antischiavista. De la littérature des Nègres dell’Abbé Grégoire di Elena Aschieri Armonia, simbolo, allegoria nel Monde Primitif di Court de Gébelin di Daniela Gallingani Homme sauvage e trasformismo nell’opera di Benoît de Maillet di Simona Munari Les Indiens du premier Chateaubriand di Aurelio Principato “Tali fors’eran tutti i primi avi dell’uomo!” Foscolo tra dibattito sulle origini e umana perfettibilità di Christian Del Vento Primitivi e moderni nel pensiero di Leopardi di Enzo Neppi Sauvages/civilisés, une question en débat dans le Journal encyclopédique et l’Année littéraire des années 1770-1790 di Yasmine Marcil L’“inalterabilità de’ costumi primitivi”: i beduini di Palmira nei manoscritti del Vidua di Giovanni Pagliero Stato di natura e progresso civile nella Revue Encyclopédique (1819-1831) di Barbara Revelli Il mito di Tahiti: l’eredità illuministica da Gauguin a Segalen di Cinzia Di Cuonzo