La sera dell’11 gennaio 1821 Carlotta Marchionni della Compagnia Reale Sarda recita sul palcoscenico del torinese teatro d’Angennes. Quattro studenti si presentano fra il pubblico indossando un berretto frigio rosso con fiocco nero: i colori della Carboneria. Arrivano i Reali Carabinieri e arrestano i giovani. L’indomani l’Università è occupata, interviene l’esercito, scoppiano gli scontri e la protesta si diffonde in tutto il Regno: sono i moti del 1821. Ecco un esempio di quanto il teatro e i suoi luoghi siano stati protagonisti del risorgimento nazionale. Il Risorgimento è stato anche i suoi teatri, luoghi politici dove si metteva in scena non soltanto per l’intrattenimento ma anche per l’educazione del pubblico; il quale, a sua volta, non si tratteneva da clamorose manifestazioni. La Provincia di Torino celebra nel 150° dell’Unità d’Italia il contributo dato dallo spettacolo agli eventi che portarono al 1861 rendendo omaggio a tutti coloro – autori, impresari, attori, musicisti, scenografi, lavoranti e pubblico – che nei teatri del capoluogo e del torinese “credettero” in un’Italia unita.
pp. 174
ISBN cartaceo 9788878851177
La storia documentata e illustrata di centocinquanta luoghi dello spettacolo nati, conservati, trasformati o perduti in un periodo situato tra il primo Settecento e la fine degli anni Trenta del Novecento. Le schede dei teatri (fra i quali ottanta in Torino e settanta in altre località della provincia) sono in gran parte corredate da immagini, disegni, progetti e bozzetti. La storia documentata e illustrata di centocinquanta luoghi dello spettacolo (fra i quali ottanta in Torino e settanta in altre località della provincia) nati, conservati, trasformati o perduti in un periodo situato tra il primo Settecento e la fine degli anni Trenta del Novecento