anno di pubblicazione 2014
pp. 240
ISBN cartaceo 9788878853379
ISBN pdf 9788878853386
DOI 10.4000/books.res.171
Che cos’è la critica sociale? Quali i suoi rapporti con una sociologia descrittiva che, in continuità con la tradizione weberiana, garantisca una determinata obiettività alle sue ricerche e ai suoi risultati? Queste le domande da cui prende le mosse la riflessione di Luc Boltanski che presenta qui, nella forma del «compendio» (il testo nasce dalle «Lezioni adorniane» tenute dall’autore a Francoforte nel 2008), una teoria complessa e articolata che utilizza in larga misura gli strumenti della pragmatica linguistica. Dalla prospettiva di una sociologia critica – quella delineata da Pierre Bourdieu, di cui Boltanski fu discepolo e collaboratore – l’autore passa così a una sociologia pragmatica della critica. Al lavoro scientifico «dall’alto», che percepisce gli attori sociali come supporti passivi di un dominio da essi continuamente riprodotto, si sostituisce lo studio delle esperienze di critica «dal basso» veicolate dagli attori stessi, cioè dalle persone comuni, nei loro diversi motivi di sofferenza e scontento a partire da concrete situazioni della vita vissuta. In questo quadro Boltanski inserisce una teoria delle istituzioni e la ripresa della tematica dell’emancipazione, con un’attenzione costante alle pratiche e ai movimenti che mettono in questione la realtà della realtà, l’ordine stabilito delle cose, aprendolo a nuove possibilità.
Premessa
Capitolo I. La struttura delle teorie critiche
Potere vs dominio. Società vs ordinamento sociale. Morale, critica e riflessività. Critiche ordinarie e posizioni metacritiche. Esteriorità semplice ed esteriorità complessa. La dimensione semantica di una critica del dominio. Dominio vs sfruttamento. Alcuni esempi di compromesso tra sociologia e critica sociale. L’intreccio della sociologia e della critica
Capitolo II. Sociologia critica e sociologia pragmatica della critica
La sociologia critica. I problemi che derivano dall’uso della nozione di «dominio» nella sociologia critica. Il programma della sociologia pragmatica della critica. Una sociologia della critica consente di formulare critiche? Il grado di realtà della realtà
Sono sempre gli stessi a… La sociologia critica come critica della realtà. Come rendere compatibili tra loro la sociologia critica e la sociologia della critica?
Capitolo III. Il potere delle istituzioni
Alla ricerca delle «istituzioni». L’illusione del «senso comune». Il problema dell’incertezza: realtà e mondo. La struttura del quadro teorico in esame. I momenti pratici. Il registro metapragmatico. Il problema della qualifica. Registri metapragmatici e metalinguaggio naturale. Il registro metapragmatico di conferma. L’incorporeità dell’istituzione. Garanzia semantica e/o violenza simbolica. Istituzionalizzazione e ritualizzazione
Capitolo IV. La necessità della critica
La contraddizione ermeneutica 1: l’incarnazione in un portavoce. La contraddizione ermeneutica 2: semantica vs pragmatica. La violenza istituzionale. La possibilità della critica. Due diverse forme di riflessività. Tre diversi tipi di verifica. Il lavoro critico di sfruttamento delle contraddizioni. Le quattro vie dello svelamento e l’alienazione della critica
Capitolo V. Regimi politici di dominio
L’incorporazione della contraddizione ermeneutica nei regimi politici. L’incertezza e il problema del cambiamento. Gli effetti di dominazione semplice e la negazione della realtà. Gli effetti di dominazione complessi o gestionali. Dominare per mezzo del cambiamento: la necessità come volontà e rappresentazione. La contraddizione ermeneutica nei modi di dominazione di tipo gestionale. La possibilità di una classe dominante?
Capitolo VI. L’emancipazione in senso pragmatico
Le classi sociali e l’agire. Contraddizione ermeneutica ed emancipazione
Ringraziamenti
Indice dei nomi