
anno di pubblicazione 2016
pp. 144
ISBN cartaceo 9788878853904
ISBN pdf 9788878853911
ISBN epub 9788878854567
DOI 10.4000/books.res.767
Ha ancora senso, oggi, il dibattito classico sul libero arbitrio, frutto più di preoccupazioni teologiche che non di dilemmi morali?
Perché i filosofi, e sovente persino gli scienziati, considerano il cervello un rozzo substrato materiale, che senza l’apporto dell’homunculus non sembra rivestire alcun ruolo ai fini della scelta e della libera decisione? È ancora possibile sostenere la tesi della consapevolezza dell’agire volontario, se esistono prove di processi determinanti inconsci in aree corticali?
“Coscienza” e “volontà” sono stati tra di loro inscindibili?
Sono alcuni dei quesiti al centro di questo studio, che si propone di offrire un contributo al dibattito attuale su intenzioni, decisioni e azioni, facendo emergere il ruolo dei meccanismi corticali coinvolti nell’atto volontario e consapevole, con particolare riferimento ai risultati delle recenti ricerche neuroscientifiche, che hanno rivitalizzato la discussione sul tema avviata negli anni Ottanta dagli esperimenti pionieristici di Benjamin Libet.
Per i tipi di Rosenberg & Sellier ha pubblicato (con A.G. Zippo) Che fare, quando fare, se fare.
Antonio G. Zippo è ricercatore presso l’Istituto di Bioimmagini molecolari e fisiologia del CNR di Segrate (Milano).
Prefazione di Giovanni Berlucchi
Ringraziamenti
Introduzione. Le ragioni di un recupero
1. Antefatto
2. Un primo round tra filosofi e scienziati
3. La decodifica delle intenzioni
4. Ancor “oltre” la SMA
5. Intermezzo filosofico
6. Attenzione, volizione e inconscio
7. Le reazioni dei neurofisiologi
8. Dagli atti motori al pensiero astratto
9. “Altre” evidenze
10. Storia e contesto
Epilogo
Bibliografia